I servizi

Da Attestazioni SOA a Certificazioni ISO, Sicurezza sul lavoro e Servizi informatici integrati, Gare d’appalto e Gestionali d’impresa

Nella nostra esperienza abbiamo notato un approccio sbagliato alle certificazioni viste a volte come un mero balzello, a volte come inutile appesantimento dei processi aziendali, spesso come qualcosa da affidare totalmente ad altri anche con grandi budget pur di non approfondire direttamente l’argomento.

Il risultato sono aziende inconsapevoli di essere magari già in gran parte in linea con alcuni standard, dell’utilità o meno delle certificazioni possedute, inconsapevoli del lavoro dei consulenti e della corretta allocazione dei budget dedicati, inconsapevoli che gli standard di certificazione possono essere ottimi strumenti di verifica della compliance aziendale rispetto alle norme ad esse cogenti, inconsapevoli del valore che si può ottenere dal dedicare il giusto tempo all’analisi dei processi, del contesto, dei rischi e delle opportunità insieme ad un soggetto esterno sia esso un consulente serio o un ente di certificazione.

Ci troviamo spesso davanti ad aziende pluricertificate che non sanno spiegarci con chiarezza il motivo che le ha spinte a prendere tante certificazioni allora riteniamo utile chiarire alcuni aspetti degli standard più diffusi perché a noi interessa avere imprese consapevoli che investano il giusto su cose di cui hanno realmente bisogno, solo quelle imprese manterranno efficacemente nel tempo le certificazioni ottenuto e faranno un percorso di crescita che le porterà a ottenere sempre di più.

Per queste ragioni abbiamo imprese con cui collaboriamo da oltre 15 anni. In questi anni ci siamo evoluti anche noi come è evoluto il mercato della consulenza senza però assoggettarci a quelle logiche che hanno visto scadere la qualità dei servizi erogati e sparire dal mercato tante società di consulenza e tanti professionisti.

Nella scelta se e per quale standard certificarci noi consigliamo due approcci che dovrebbero essere integrati:

–  il primo riguarda la valutazione di quegli strumenti che sono necessari o comunque utili all’azienda per rispettare o capire se si stanno rispettando gli obblighi normativi di settore e quindi essere certi che il proprio prodotto/servizio sia conforme ed evitando così spiacevoli situazioni (sanzioni, sospensione attività, costi di riprogettazione del prodotto, contenziosi, ecc..)

– il secondo è un approccio meramente commerciale cercando di capire prima che tipo di mercato  vogliamo approcciare e poi se esistano certificazioni obbligatorie per affrontare tale mercato o comunque certificazioni appetibili per un determinato mercato o per eventuali campagne pubblicitarie.

In ogni caso la certificazione serve a dimostrare la conformità ad un determinato standard ed è l’atto finale e spesso l’investimento minore di un percorso consapevole volto ad allinearsi al rispetto di regole condivise e riconosciute dal mercato e dalle istituzioni.

Attestazione SOA

partiamo dalla più semplice in termini di scelta, qui il legislatore ci toglie di impaccio facilmente avendo reso tale certificazione obbligatoria, in molti settori, per la partecipazione ad appalti pubblici superiori ai 150.000€. Con il DPR 34/2000 sono state istituite le SOA (Società Organismo di Attestazione che svolgono il ruolo di controllo e verifica dei requisiti delle imprese ai fini dell’emissione dell’attestato di qualificazione SOA

Se siamo quindi interessati a partecipare ad appalti pubblici, sia in maniera diretta che in subappalto e se ricadiamo nei settori in cui ricorre l’obbligo, non c’è alternativa e dobbiamo intraprendere il percorso di attestazione.

I settori in cui ricorre l’obbligo sono in sintesi il settore edile, impiantistico, strade, verde pubblico, ecc… di seguito il link per scaricare l’elenco completo LINK

L’Attestazione consiste nella verifica documentale dei requisiti generali, economico finanziari e tecnici stabiliti dal Dpr 207/2010 e smi.

– I requisiti generali riguardano aspetti giuridici in capo al legale rappresentante, al socio di maggioranza, al direttore tecnico ed all’impresa stessa relativamente a regolarità fiscale, contributiva, stato di attività, ecc..

– i requisiti economico finanziari riguardano parametri patrimoniali, come il patrimonio netto ed economici come la cifra d’affari, il valore degli ammortamenti per beni strumentali, eventuali leasing, noleggi a freddo, il costo del personale.

– i requisiti tecnici, riguardano l’adeguata direzione tecnica e quindi la presenza di una figura qualificata per assumere tale incarico da dimostrare mediante titoli o esperienza. Da ultimo come requisiti tecnici bisogna dimostrare di aver svolto in passato lavori di adeguato valore.

In questo momento i requisiti economici e tecnici vengono valutati negli ultimi 15 anni, inizialmente erano 5 anni, in modo da favorire le imprese visto che negli ultimi anni il settore ha visto una forte crisi.

La SOA prevede la possibilità di attestarsi in varie categorie e classifiche in base al livello di requisiti presentati dall’impresa.

Le categorie rappresentano l’ambito di attività aziendale e sono indicate con una sigla alfanumerica e si suddividono tra opere generali ed opere specialistiche, di seguito l’esempio di alcune categorie, con la G le opere generali e con la S opere specialistiche:

OG1 – lavori su edifici civili e industriali

OG3 – realizzazione strade, autostrade

OS28 – realizzazione impianti termici e condizionamento

OS30 – realizzazione impianti elettrici

Cliccando sul LINK troverete l’elenco completo (è lo stesso documento relativo ai settori)

Le Classifiche invece individuano il livello di importo di abilitazione agli appalti pubblici

  • I classifica fino a euro 258.000
  • II classifica fino a euro 516.000
  • III classifica fino a euro 1.033.000
  • III bis classifica fino a euro 1.500.000
  • IV classifica fino a euro 2.582.000
  • IV bis classifica fino a euro 3.500.000
  • V classifica fino a euro 5.165.000
  • VI classifica fino a euro 10.329.000
  • VII classifica fino a euro 15.494.000
  • VIII classifica oltre euro 15.494.000

La SOA è obbligatoria per appalti di importo superiore ai 150.000 euro, per importi inferiori ci sono altri requisiti da dimostrare ed anche qui possiamo fornirvi un valido aiuto

Un’impresa può qualificarsi in più categorie ed in varie classifiche per ogni categoria e per farlo deve dimostrare:

– di essere in regola con i già citati requisiti generali, in questo caso l’impresa, previa verifica e se seguita da noi con il nostro supporto, effettuerà una serie di dichiarazioni che la SOA verificherà nelle opportune sedi (richiesta regolarità fiscale, contributiva, casellari, ecc…)

– di avere un’adeguata cifra d’affari per coprire la somma delle classifiche per tutte le categorie richieste e quindi dovrà dimostrare un importo complessivo come somma degli ultimi 15 anni (chiaramente si possono utilizzare il numero di anni che si preferisce) ad es. per tre categorie in terza classifica dovrà dimostrare almeno 1.099.000 euro.

– di avere sostenuto negli ultimi 15 anni costi per il personale almeno pari al 15% della somma delle classifiche per tutte le categorie richieste.

– di avere, negli ultimi 15 anni, iscritto in ammortamento, sostenuto costi in leasing o effettuato noli a freddo per un importo almeno pari al 2% della somma delle classifiche per tutte le categorie richieste.

– di avere un’adeguata direzione tecnica e quindi di avere nominato uno o più direttori tecnici con requisiti idonei. I requisiti variano in base alla tipologia di categorie ed al livello delle classifiche richieste. Per classifiche più basse è sufficiente anche dimostrare l’esperienza acquisita almeno per cinque anni, salendo con le classifiche servono titoli di studio come Geometra, Architetto, Ingegnere Civile, ma non è richiesta l’iscrizione ai vari ordini.

Infine per categorie particolari sono richiesti specifici titoli ed esperienza ad esempio per la categoria OS2 il direttore tecnico deve essere un Restauratore iscritto nell’apposito elenco. I casi sono molteplici ed anche qui siamo pronti ad aiutarvi.

– di aver svolto lavori negli ultimi 15 anni per ogni categoria richiesta per un importo almeno pari al 90% dell’importo della singola classifica richiesta (fa eccezione una sola categoria l’OG11 che risponde a regole diverse)

Dei suddetti lavori bisogna infine dimostrare di aver effettuato i cosiddetti lavori di punta, sono lavori di dimensione più importante e sono richiesti perché altrimenti un’impresa potrebbe attestarsi dimostrando di aver effettuato lavori di piccolissimo importo, ma che in totale coprono il totale richiesto ed in tal caso si correrebbe il rischio che l’impresa non possa essere in grado di assumere appalti di grande importo.

I lavori di punta devono essere pari per ogni categoria richiesta a:

– un singolo lavoro pari al 40% della classifica della categoria richiesta

in alternativa

– due lavori almeno pari al 55% della classifica della categoria richiesta

in alternativa

– tre lavori almeno pari al 65% della classifica della categoria richiesta

Lo sappiamo detta così sembra piuttosto complicato ed in realtà ci sono poi una serie di sottocasi e soprattutto una serie di regole da rispettare, spesso in aggiornamento, per la dimostrazione dei requisiti. In ogni caso noi siamo al vostro fianco con efficienza, esperienza e trasparenza.

Il mondo delle SOA ha visto molti scandali per comportamenti scorretti di consulenti senza scrupoli, di imprenditori in cerca di scappatoie, di SOA a dir poco scorrette. L’ANAC, l’autorità preposta al controllo delle attività delle SOA, ha speso fatto partire provvedimenti e comunicato all’autorità giudiziaria ogni caso di irregolarità con esiti che si possono immaginare, organismi di attestazione sanzionati o revocati, denunce penali, sanzioni alle imprese, ecc…

Il nostro consiglio è affidarvi a seri professionisti e non affidarvi mai ad un professionista che vi promette di ottenere qualsiasi cosa in breve tempo senza un’adeguata analisi.

Anche errori di inesperienza da parte del consulente o una semplice leggerezza può portare a gravi conseguenze ad esempio per aver effettuato una dichiarazione sbagliata si possono avere sanzioni economiche, sospensioni, segnalazioni nel casellario ANAC, procedimenti penali.

Le nostre imprese sono con noi da sempre e quando si sono allontanate, tentate dalla possibilità ventilata di ottenere attestazioni superiori o altri vantaggi, sono poi tornate da noi sempre ben accolte perché anche nelle fasi di cambiamento ci siamo sempre resi disponibili ad un confronto trasparente e sempre mirato a tutelare l’interesse dell’impresa.

Il costo della SOA è stabilito per legge ed inderogabile, i nostri servizi sono sempre tarati per pesare il meno possibile sui budget aziendali e fornire un servizio adeguato, la sola analisi iniziale permette all’azienda di avere un quadro chiaro di ciò che si può ottenere senza prendere impegni immediati con la SOA e quindi costi.

ISO 9001

la certificazione più richiesta – anche in questo caso spesso viene richiesta come obbligo per poter partecipare ad alcune tipologie di appalto es. opere sottoposte a regime SOA di importo superiore al 1.033.000 euro oppure nell’ambito di alcuni servizi.

La scelta se effettuare il percorso di certificazione per la ISO 9001 è però più complessa perché ci sono molte più motivazioni e vanno valutate con attenzione per non perdere opportunità.

Laddove la certificazione non è più un obbligo abbiamo appurato per esperienza che le imprese affrontano questo percorso con maggiore consapevolezza, coinvolgimento ed entusiasmo.

Le motivazioni riguardano scelte aziendali ben ponderate che si possono raggruppare:

  • Scelte di marketing, la certificazione ISO 9001 è ben nota sul mercato privato dove un’impresa certificata ha sicuramente delle carte in più da giocare in termini di ulteriore garanzia rispetto ai servizi erogati, maggiore capacità di comunicare in un linguaggio condiviso tra soggetti certificati siano essi clienti, fornitori o partner, capacità di recepimento dei requisiti del cliente ed assistenza in ogni fase fino al post vendita.
  • Ottimizzazione dei processi aziendali, la certificazione ISO 9001 è l’opportunità per fermarsi ad analizzare l’organizzazione delle attività in azienda attraverso uno strumento guida rappresentato dalla norma stessa.

Per esperienza abbiamo notato che con l’aumentare della competizione sul mercato e quindi spesso con la diminuzione dei margini operativi le aziende sono più propense ad intraprendere un percorso di reingegnerizzazione dei processi aziendali basandosi sulla norma che mette al centro si la qualità fornita ai clienti, a sulla base di un’attenta analisi dei rischi, del contesto in cui opera l’azienda e degli stakeholder a cui in qualche modo dovrà rendere conto.

Il risultato può essere sorprendente con un forte impatto sulle strategie aziendali guidate ora da uno strumento analitico a supporto delle scelte di breve, medio e lungo periodo e cosa non meno importante con un impatto positivo sulla gestione dei budget aziendali e quindi sull’ottimizzazione dei costi.

  • Semplificazione delle attività di compliance aziendale rispetto a tutti i gli obblighi a cui è sottoposta un’impresa. La ISO 9001 pone come condizione il rispetto della normativa cogente, è quindi il primo strumento per analizzare a quali norme è sottoposta l’organizzazione ed il grado di conformità alle stesse.

Le norme possono essere di stato, regolamenti europei, standard tecnici, regolamenti a cui l’organizzazione abbia aderito autonomamente, ecc… Ogni Organizzazione dovrebbe essere  in grado di stabilire il grado di compliance rispetto a tutte queste norme per non incorrere in sanzioni, mancato rispetto dei contratti, contenziosi, procedimenti penali, ecc…

Inoltre la certificazione ISO 9001 può semplificare la dimostrazione di alcuni requisiti previsti da altre norme, immaginiamo ad esempio un’azienda di produzione che ha ottenuto la marcatura CE per i suoi prodotti, tale azienda deve dimostrare di mantenere le medesime condizioni ed i relativi controlli per tutti i prodotti del medesimo tipo e che ricadano nella marcatura CE. L’applicazione di un sistema certificato secondo lo standard ISO 9001 è in grado di garantire l’applicazione delle procedure e dei controlli in produzione nel rispetto del fascicolo tecnico presentato per l’ottenimento della marcatura CE.

 

Sulla ISO 9001 si apre un mondo, in Italia, proprio per l’obbligatorietà in certi settori, si è sviluppato un mercato immenso in cui in passato si operava con alti costi, ma anche professionalità da parte dei consulenti e degli enti di certificazione. Dal 2000 dopo l’avvento del DPR 34/2000 e l’obbligo di certificazione introdotto in certi ambiti si è avuto un forte aumento di consulenti provenienti da altri settori che ha portato si ad un abbattimento dei costi di consulenza, ma anche ad un crollo della professionalità.

Un esercizio di equilibrismo da parte dei consulenti, basato su alti volumi di attività a basso margine, non poteva durare molto ed oggi la maggior parte dei consulenti effettuano questa attività secondariamente spesso fornendo un servizio di cui l’impresa non è nemmeno perfettamente a conoscenza e pertanto ogni anno all’avvicinarsi della data di verifica da parte dell’ente di certificazione l’azienda è costretta a contattare il consulente per superare l’audit senza capirne bene le dinamiche.

Quando incontriamo un’azienda la prima cosa che cerchiamo di fargli  capire è che vogliamo trasferirgli tutte le informazioni necessarie per gestire il sistema qualità perché non abbiamo bisogno di clienti/aziende “ostaggio”, le nostre aziende si avvalgono della nostra collaborazione durante tutto l’anno e non solo a ridosso della certificazione perché sanno di avere al fianco un partner di fiducia pronto a rispondere in qualsiasi momento alle varie istanze che normalmente si presentano durante l’attività aziendale. Cambiamenti normativi e relativo impatto, richieste specifiche di clienti o fornitori, verifiche sul campo da parte di clienti, ecc… sono tutte domande a cui rispondiamo ogni giorno e che aiutano anche noi a crescere ed affrontare nuovi scenari.

La consulenza si è evoluta in peggio, noi in controtendenza abbiamo deciso di innalzare il livello fornendo un maggiore apporto anche dal punto di vista gestionale al di là dell’obiettivo finale della certificazione, inoltre, abbiamo strutturato il servizio in modo da rispondere a tutte le diverse esigenze grazie anche all’utilizzo degli strumenti informatici che le attuali tecnologie forniscono.

I nostri servizi possono essere quindi erogati in vari modi che riporteremo di seguito dopo aver introdotto gli altri standard. Clicca qui per andare direttamente alla STRUTTURA DEI SERVIZI

ISO 14001

la certificazione ambientale più nota – lo scopo è quello di garantire un sistema di gestione mirato a mantenere sottocontrollo tutti gli aspetti ambientali rilevanti per l’organizzazione cercando di garantire performance sempre migliori in materia di impatto dell’attività aziendale sull’ambiente.

Questo tipo di schema, come poi vedremo per la 45001, è ancora più orientato rispetto alla 9001, verso la verifica continua della conformità legislativa dell’organizzazione riguardo le norme in tema ambientale.

I primi passi verso la certificazione quindi riguardano:

  • un’analisi dei rischi che in questo caso sarà estremamente mirata ad individuare i rischi rilevanti e che sarà sviluppata nell’ottica dell’intero ciclo di vita del prodotto
  • un’attenta verifica del rispetto degli obblighi normativi in materia di ambiente senza la quale non sarà possibile procedere all’iter di certificazione

Le due attività citate rappresentano da sole due veri e propri servizi di consulenza dall’altissimo valore aggiunto e su cui basiamo la nostra attività, ma che spesso i consulenti vedono solo come obblighi da soddisfare in modo burocratico per ottenere la certificazione.

Un’azienda attenta partecipa attivamente allo sviluppo dell’analisi dei rischi ed alla verifica della conformità legislativa proprio perché da queste attività possono emergere aspetti critici di cui l’organizzazione potrebbe non essere a conoscenza e che potrebbero determinare le sorti stesse dell’azienda.

Immaginiamo, come spesso accade, che emergano irregolarità nello stabilimento di produzione es. problemi di smaltimento delle acque coinvolte nel ciclo produttivo, mancanza di permessi o di verifiche periodiche come per le emissioni in atmosfera o altro, presenza di amianto, mancata valutazione impatto acustico, ecc…

Individuare queste criticità ha da solo un valore inestimabile perché permetterà di prevenire eventuali sanzioni anche di natura penale, blocco delle attività ecc.. per questo molte aziende sono interessate anche semplicemente ad una verifica preliminare prima di affrontare il percorso di certificazione.

Comprendere appieno il ciclo di vita di un prodotto ed il suo impatto ambientale è oggi fondamentale per ottimizzare i costi, per la partecipazione ad appalti pubblici e per dare evidenza al mercato della propria capacità di fornire prodotti attenti all’ambiente.

Spesso l’esito di queste analisi può far emergere sprechi in azienda e quindi può essere uno strumento di ottimizzazione dei costi.

Le aziende che si avvicinano alla certificazione ambientale sono solitamente più consapevoli rispetto a quelle che richiedono la sola ISO 9001 anche se purtroppo, ultimamente, questa certificazione viene richiesta in sede di gara e come abbiamo visto per la 9001 l’obbligatorietà non ha mai un buon impatto sul livello di qualità dei servizi di consulenza e di conseguenza sulle performance in questo caso delle aziende certificate.

Le motivazioni che spingono le imprese a certificarsi ISO 14001 riguardano in questo caso scelte strategiche di più alto livello:

  • Comunicare al mercato la propria attenzione alle performance ambientali e quindi a fornire prodotti a basso impatto è sicuramente una leva fondamentale che in questo caso rappresenta un punto di arrivo
  • Assicurarsi di rispettare le normative e sanare eventuali situazioni difformi è un’altra validissima motivazione a cui sono sempre più attente le organizzazioni
  • Soddisfare le richieste da parte dei propri clienti che hanno già seguito un percorso di certificazione ISO 14001 e che, nel ciclo di vita del proprio prodotto comprendono il peso dei fornitori e gli richiedono un maggiore sforzo per allinearsi ad uno standard comune è indubbiamente un’altra leva fondamentale.

Tutte le motivazione di cui sopra sono valide e spesso non ce ne è una che prevalga, questo ci permette di collaborare con imprese maggiormente consapevoli ed erogare dei servizi di elevato livello.

Per certificazioni di questo tipo 14001, 45001 ed SA 8000 è ancora più importante affidarsi a società di consulenza professionali e serie visto l’impatto che la consulenza stessa può avere sulle attività aziendali e sull’esito del percorso di certificazione.

In questo tipo di consulenze facciamo capire chiaramente alle nostre imprese che è fondamentale avere un quadro trasparente, è inutile e controproducente cercare di sanare eventuali difformità attraverso artefici e rimandando problemi che comunque si ripresenteranno. L’organizzazione deve trarre il massimo valore dalla consulenza in modo da avere tutte le informazioni necessarie per sviluppare eventuali strategie ed evitare così quello che chiamiamo “il costo del non sapere”, non sapere spesso determinato da consulenti impreparati o che preferiscono presentare un quadro non aderente alla realtà per non perdere o spaventare il cliente.

ISO 45001

la certificazione della sicurezza sul lavoro – questo standard è stato recentemente introdotto andando in pratica a soppiantare la certificazione OHSAS 18001 ed integrandosi perfettamente con gli standard 9001 e 14001 avendo la stessa struttura in 10 capitoli.

Come per la 14001 è parte rilevante la verifica della conformità legislativa che, vista la complessità e l’articolazione delle leggi applicabili in materia di sicurezza sul lavoro in Italia, può essere molto impegnativa ed occupare tempo e risorse da parte dell’organizzazione. Per questo motivo la nostra consulenza per questo standard non può che partire da questa analisi attraverso la verifica della documentazione già presente in azienda relativa alla sicurezza sul lavoro e collaborando con le varie figure coinvolte RSPP, RLS, Medico Competente, ecc…

La ISO 45001 è un fondamentale strumento per le imprese che intendano innalzare il livello di gestione della sicurezza sul lavoro rendendo il personale maggiormente coinvolto e consapevole dei rischi, dei comportamenti da tenere della necessità di collaborare per intercettare ogni possibile fonte di rischio e stabilire le modalità di eliminazione o mitigazione del rischio stesso.

Un’azienda cha applica un sistema di gestione secondo lo standard ISO 45001 deve avere un approccio proattivo nella gestione della sicurezza che non sarà più calata dall’alto sull’azienda sulla base delle analisi dei consulenti esterni e delle figure professionali che operano in tale campo, ma sarà recepita a tutti i livelli e da tutti i livelli in modo che venga intercettata ogni possibile fonte di rischio. Questo processo di responsabilizzazione a tutti i livelli fa sì che realmente l’applicazione del sistema possa aumentare il livello di sicurezza in azienda ed esimere nelle appropriate sedi dalle responsabilità penali gli amministratori in caso di infortunio o malattia del personale come previsto dalla normativa sulla responsabilità amministrativa.

Un sistema di gestione ai sensi dello standard ISO 45001

Le motivazioni che spingono le imprese a certificarsi ISO 45001 riguardano in questo caso scelte mirate a cogliere diverse opportunità:

  • Garantire un maggiore livello di sicurezza sul lavoro a tutto il personale con importanti risvolti etici, ma anche economici e di tutela giuridica
  • Assicurarsi di rispettare le normative e sanare eventuali situazioni difformi
  • Soddisfare le richieste da parte dei propri clienti che hanno già seguito un percorso di certificazione ISO 45001 e che ritengono a ragione che sia fondamentale avere partner con la medesima attenzione alla tutela della salute e sicurezza dei lavoratori e che siano in grado di comunicare ed interagire secondo il medesimo standard
  • Accedere a sconti sul premio INAIL con notevoli risparmi sui costi aziendali, inoltre annualmente lo sviluppo di un sistema di gestione per la sicurezza secondo lo standard ISO 45001 rientra nei progetti finanziati con fondi INAIL proprio perché è uno degli strumenti per migliorare le condizioni di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.

Come per la ISO 14001 è fondamentale affidarsi a consulenti professionalmente preparati vista la complessità della materia, i risvolti morali e giuridici e visto in questo caso la molteplicità di attori coinvolti. Un approccio mirato alla mera certificazione non è sufficiente e non apporta alcun valore rispetto alle aziende che si limitano a rispettare la normativa.

Un’azienda certificata ISO 45001 per usufruire di tutti i vantaggi della certificazione deve realmente mirare al miglioramento continuo, al coinvolgimento ed alla consapevolezza del personale, alla reale applicazione del sistema di gestione per dimostrare in qualsiasi sede di aver fatto tutto il possibile per evitare infortuni e malattie.

Le nostre imprese affrontano ogni giorno controlli da parte di clienti e istituzioni in piena serenità essendo consapevoli realmente di ciò che stanno facendo in materia di salute e sicurezza sul lavoro, con il nostro supporto e soprattutto autonomamente.

Integrazione 9001-14001-45001

Il passaggio dallo standard BS OHSAS 18001 alla ISO 45001 è stato l’ultimo atto per favorire l’integrazione tra sistemi di gestione, ora le norme hanno una stessa struttura in 10 punti chiaramente declinati ognuno per il proprio ambito di competenza e questa transizione, ormai giunta nella fase finale, ci ha visto impegnati nell’ultimo anno con i nostri clienti sia ad aggiornare i sistemi, sia, soprattutto, nella valutazione dell’opportunità, per le imprese che avevano sistemi secondo solo una o due norme, di ampliare gli schemi di certificazione a cui aderire e rendere completo il proprio sistema di gestione.

Sicuramente l’integrazione è una grande opportunità, ma anche qui il nostro compito è stato quello di analizzare le reali esigenze aziendali cercando di essere consapevoli le imprese dei risvolti pratici dell’applicazione dei sistemi di gestione secondo nuovi standard.

Molti dei consulenti rimasti sul mercato hanno tentato di giocare questa partita come possibilità di rilancio e crescita del mercato al di là delle reali esigenze aziendali, il risultato è ancora da valutare, ma visto il passato sappiamo bene che se non c’è consapevolezza e coinvolgimento da parte delle imprese e quindi dell’intera struttura organizzativa i risultati nel migliore dei casi saranno effimeri se non addirittura controproducenti.

SA 8000

la certificazione etica – questa certificazione è raramente richiesta come obbligatoria, soprattutto nel settore pubblico, paradossalmente è il settore privato a farne maggiore richiesta ad esempio nella Grande Distribuzione o nei contratti di subappalto o di fornitura dove le imprese committenti pongono la massima attenzione a dare un’immagine di se dei propri servizi/prodotti, eticamente corretti.

La certificazione in questo caso è un “ottimo” strumento in quanto, in un sistema perfetto, l’ente terzo è garante dell’applicazione del sistema di gestione. Purtroppo non è sempre così e si possono avere altri approcci come effettuare periodicamente verifiche presso le sedi del subappaltatore.

 

La certificazione va a toccare un po’ tutti gli aspetti etici che riguardano l’azienda e quindi il rispetto delle norme in generale, il rispetto per l’ambiente, il rispetto delle norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro e soprattutto il rispetto delle normative in materia di lavoro.

A differenza delle altre certificazioni il sistema di gestione ha sì un ruolo centrale, ma la verifica si concentra su aspetti pratici, il campionamento è molto più dettagliato ed il personale maggiormente coinvolto con interviste dirette ed anonime, la verifica della veridicità di quanto dichiarato dall’organizzazione attraverso l’analisi dei contratti (anche con i fornitori), l’analisi delle buste paga, ecc….

Questa certificazione è estremamente interessante e poter fregiarsi del logo della SA 8000 non è cosa da poco, va comunque sempre valutato il contesto aziendale ed il reale bisogno della certificazione.

Schemi non certicabili

Esistono schemi/norme che permettono di costruire sistemi di gestione rispettando i requisiti delle norme stesse, a volte alcuni enti di certificazione elaborano dei propri disciplinari per attribuire sistematicità alle verifiche da effettuare su schemi non certificabili e quindi attribuendo un valore simil-certificativo alla verifica stessa ed elaborando appositi loghi.

Ad esempio i sistemi per la responsabilità amministrativa secondo standard come la Legge 231/2011

Anche in questi casi siamo in grado di darvi supporto, indirizzarvi verso scelte razionali e supportarvi nelo sviluppo del sistema stesso da sottoporre o meno a verifica.

Altre certificazioni minori

Altre certificazioni “minori” per cui possiamo dare supporto possono essere l’FGAS per opera nel settore della climatizzazione, l’FSC per chi opera nel settore della carta ed utilizza solo carta derivante da piantagioni FSC, vi sono poi molte altre certificazioni ad es. la 1090 che sono molto settoriali e per cui possiamo fornirvi supporto pur non rappresentando il nostro core business.

I consulenti GEQ operano con trasparenza e sono sempre a disposizioni per chiarimenti anche su eventuali nuovi schemi di certificazione, in questo modo anche noi possiamo crescere con voi ed intecettare al meglio le tendenze del mercato.